La Loggia dei Maestri Comacini

L'odierna via S.Francesco sorge nell'area che, fino a quando non venne costruita la Basilica del Santo, si chiamava "Borgo della città di Assisi" o semplicemente "Borgo".

Verso la metà del sec.XIII questa via risulta documentata come "strata per quamytur ad Sanctum Franciscum" (cioè "strada per la quale si va alla chiesa di San Francesco"), o anche soltanto "strata" o "Istrata Sancti Francisci" ("strada di S.Francesco"), detta anche "strada magna"  (cioè "strada grande").

Lungo questa via sorsero, nel corso di tutto il '200 e del '300, nuove abitazioni, botteghe artigiane "ospedali" ("ospizi") per pellegrini, che, sempre più numerosi, giungevano ad Assisi per pregare sulla tomba del Poverello.

Una di queste nuove case fu quella che, al numero civico 14 dell'odierna Via San Francesco è detta "Casa dei Maestri Comacini" e si presenta con due piani (compreso quello terreno) divisi da un'esile cornice, con due porte (una originale "a pieno centro ed estradosso ogivale" e l'altra di fattura quattrocentesca e di forma rettangolare) e due finestre "ad arco ribassato ed estradosso ogivale" nel piano superiore, presso le quali sporgono tre mensole.

Fra due festoni è scolpito uno stemma con un compasso aperto ed un fiore, insegna dei Mastri Comacini, cioè di quelle maestranze (muratori, scalpellini, lapicidi) che qui presero dimora durante i lavori di riparazione o costruzione di chiese, palazzi, abitazioni e ponti, provenendo in gran numero dalle "parti della Lombardia", in modo particolare da Como, e perciò detti "Comacini".

In un corpo sporgente della casa, a destra della facciata, è murato un altro stemma con due teste di leoni, e tre palle e l'indicazione dell'anno "1477". È questo, infatti, il periodo della più massiccia presenza di "Comacini" in Assisi come abbondantemente documentano le Riformanze cittadine, i Libri di entrata e uscita e i Bollettari del comune di Assisi del sec. XV.

Era sicuramente questo l'edificio - anche perché prossimo all'imponente complesso conventuale e basilicale di S.Francesco, nei cui lavori dette maestranze furono spesso impiegate - che in un documento dell'Archivio del Sacro Convento è detto "la casa dei Lombardi habitanti in Assisi".

Possiamo dunque dire con certezza -  come sosteneva anche il nostro archeologo e storico assisiate Alfonso Brizi nel 1895 - che questa era la casa o studio dei maestri Comacini vale a dire la loro "loggia" o "loja", la quale (...) era un locale entro il quale si faceva l'acconciatura delle  pietre, erano le masserizie e la  scuola per trasmettere ad altri il prezioso mestiere.